Finalmente ho consegnato il pensiero alla mia amica.
Ecco qui la Scatola dell'Amicizia, ora posso mostrarvela.
La scatola è stata levigata e coccolata con una cera d'api e del trasparente, dalle mani operose del mio ing. che mi aiuta volentieri a trattare il legno grezzo.
Il disegno è di Lori Markovic ed ho opportunamente rivisitato la scritta che nell'originale consisteva nelle cifre della sua firma e nell'anno di pubblicazione 2004. Ho ricamato su lino Belfast 32 count, color Vintage Peach e foderato l'interno con del cotone americano, fantasia girasoli. Alla mia amica è piaciuta.
Ho tagliato la stoffa con le mie bellissime forbici nuove di zecca. Mi garbano assai, così "futuriste"
Ora devo solo fare attenzione che nessuno dei miei ragazzi le prenda un attimo in prestito, magari per tagliarci del cartone spesso o della plastica.
Piccola nota di protesta materna:
mai una volta che rimettessero a posto una cosa, che restituiscano un mio . . . bene personale.
Ah se mi fanno arrabbiare :)
Ora devo solo fare attenzione che nessuno dei miei ragazzi le prenda un attimo in prestito, magari per tagliarci del cartone spesso o della plastica.
Piccola nota di protesta materna:
mai una volta che rimettessero a posto una cosa, che restituiscano un mio . . . bene personale.
Ah se mi fanno arrabbiare :)
E la Natura continua con la sua esplosione di colori e fioriture
Poiché ha fatto molto caldo, ho necessariamente dovuto anticipare l'operazione "CARCIOFINI SOTT'OLIO" che di solito avviene la prima settimana di maggio e così con la mia amica Giuliana che ha il ristorante, abbiamo mondato, sbucciato, tagliato, cotto e messo in vasi ben 1000 carciofini teneri e profumati; ovviamente la cosa ci ha impegnato tutto la giornata, da mattina a sera ed è stato anche un modo per fare due (ma anche tre, quattro) chiacchere tra amiche, ritrovandosi poi un bel bottino in dispensa, da godere nelle prossime stagioni.
Operare in una cucina professionale, con fornelli, utensili e pentole di qualità è tutta un'altra cosa. Bolliti i carciofini li abbiamo messi a scolare e a freddare solo un pochino, per poi invasarli rigorosamente in ordine, con il nasetto all'insù, ancora molto caldi e ricoprendoli bene con l'ottimo olio extravergine biologico di casa mia.
Si chiudono i vasi sterilizzati con i loro tappi ma non sigillandoli. Infatti il giorno dopo, quando l'olio è penetrato bene dappertutto, si deve assolutamente colmare il barattolo affinché nessun nasetto sia fuori dall'olio, pena il deterioramento del prodotto che si guasterebbe, vanificando tutta la fatica.
Per parlare di vil moneta, fare questo lavoro è decisamente anti-economico e per nulla conveniente: se si dovesse acquistare un vasetto di tali carciofini, con quell'olio speciale, aceto ottimo e soprattutto con il tempo che ci si impiega, verrebbe davvero a costare una cifra esagerata.
Tuttavia il prodotto non è paragonabile qualitativamente a ciò che si trova sul mercato: i carciofini sono croccanti, hanno un gusto erbaceo, un profumo di aceto che inebria e quando li si gusta, sembra di averli colti il giorno prima.
A tutti voi che verrete a farmi visita, buon proseguimento di "ponte lungo"
Susanna