domenica 24 aprile 2016

Coccole per un'amica e . . .carciofini per me

Finalmente ho consegnato il pensiero alla mia amica.
Ecco qui la Scatola dell'Amicizia, ora posso mostrarvela.




La scatola è stata levigata e coccolata con una cera d'api e del trasparente, dalle mani operose del mio ing. che  mi aiuta volentieri a trattare il legno grezzo.                                                      

Il disegno è di Lori Markovic ed ho opportunamente rivisitato la scritta che nell'originale consisteva nelle cifre della sua firma e nell'anno di pubblicazione 2004.                                                                                                                                                                                                                                                                                                       Ho ricamato su lino Belfast 32 count, color Vintage Peach e foderato l'interno con del cotone americano, fantasia girasoli.                                                                                                                                                                                                                                                                               Alla mia amica è piaciuta.


Ho tagliato la stoffa con le mie bellissime forbici nuove di zecca. Mi garbano assai, così "futuriste"

Ora devo solo fare attenzione che nessuno dei miei ragazzi le prenda un attimo in prestito, magari per tagliarci del cartone spesso o della plastica.

Piccola nota di protesta materna:
mai una volta che rimettessero a posto una cosa, che restituiscano un mio . . . bene personale.
Ah se mi fanno arrabbiare :)

E la Natura continua con la sua esplosione di colori e fioriture


Poiché ha fatto molto caldo, ho necessariamente dovuto anticipare l'operazione "CARCIOFINI SOTT'OLIO" che di solito avviene la prima settimana di maggio e così con la mia amica Giuliana che ha il ristorante, abbiamo mondato, sbucciato, tagliato, cotto e messo in vasi ben 1000 carciofini teneri e profumati; ovviamente la cosa ci ha impegnato tutto la giornata, da mattina a sera ed è stato anche un modo per fare due (ma anche tre, quattro) chiacchere tra amiche, ritrovandosi poi un bel bottino in dispensa, da godere nelle prossime stagioni.


Operare in una cucina professionale, con fornelli, utensili e pentole di qualità è tutta un'altra cosa. Bolliti i carciofini li abbiamo messi a scolare e a freddare solo un pochino, per poi invasarli rigorosamente in ordine, con il nasetto all'insù, ancora molto caldi e ricoprendoli bene con l'ottimo olio extravergine biologico di casa mia.

Si chiudono i vasi sterilizzati con i loro tappi ma non sigillandoli. Infatti il giorno dopo, quando l'olio è penetrato bene dappertutto, si deve assolutamente colmare il barattolo affinché nessun nasetto sia fuori dall'olio, pena il deterioramento del prodotto che si guasterebbe, vanificando tutta la fatica.


Per parlare di vil moneta, fare questo lavoro è decisamente anti-economico e per nulla conveniente: se si dovesse acquistare un vasetto di tali carciofini, con quell'olio speciale, aceto ottimo e soprattutto con il tempo che ci si impiega, verrebbe davvero a costare una cifra esagerata.

Tuttavia il prodotto non è paragonabile qualitativamente a ciò che si trova sul mercato: i carciofini sono croccanti, hanno un gusto erbaceo, un profumo di aceto che inebria e quando li si gusta, sembra di averli colti il giorno prima.

A tutti voi che verrete a farmi visita, buon proseguimento di "ponte lungo" 

                                                   Susanna


martedì 5 aprile 2016

Punti di vista

Insomma . . . prima o poi sarebbe dovuta arrivare la primavera in tutto il suo splendore. 
Ed a sprazzi potrei dire che ci siamo. 


Ma questo ovviamente comporta una crescita improvvisa e rigogliosa del prato e della vegetazione in giardino: siamo quasi alla jungla conclamata, mi aspetto solo di vedere Tarzan e Cita penzolare da una liana all'altra, sull'ulivo.


Dopo qualche mese di riposo coatto, il trattorino deputato al ripristino di un prato accettabile, non ne vuole sapere di ripartire: la batteria è a terra e bisogna metterla sotto carica.

Le siepi sono state tagliate abbondantemente e gli alberi potati.

Mi aggiro sconsolata pensando al grande lavoro che ci aspetta e... sorpresa: si tratta davvero solo di erbacce infestanti e floride? 
No no. E' una questione di punti di vista 

Spontaneamente sono nati fiorellini multicolori di cui ignoro il nome scientifico ma che apprezzo per la varietà e la moltitudine e popolano il prato davanti casa e quello sottostante.




















 



Infine le ultime violette, davvero ormai al limite della sfioritura ma ancora permeate da un profumo tenace e perseverante e che utilizzerò per altra marmellata di fragole.

                       

A presto
              Susanna