giovedì 22 ottobre 2015

Mare d'Ottobre

La scorsa settimana sono riuscita a fare una "toccata e fuga" a Roma, o meglio ad Ostia, dove sono nata e vissuta. Ogni volta che riesco a rivedere il mio mare... mi sento confortata e mi rasserena. 
Non c'è nulla da fare: ce l'ho dentro di me e sempre ci sarà.


Il tempo era davvero grigio, freddino, umido e soprattutto molto ventoso. Ma per me il mare è stupendo in ogni suo momento, anche con un meteo inclemente. Anzi, ho già detto più di una volta che viverlo quando non è gremito e colorato da folla urlante, quando il profumo della salsedine è ancora più penetrante e la risacca insistente, io mi sento davvero bene e non mi mette malumore.

Il Pontile era deserto, in effetti la giornata non invitava più di tanto a stare lì in balia dell'uggia e della pioggia che presto si è palesata ma pur con l'ombrello aperto, sono rimasta a lungo, solitaria, per godere di questo spettacolo che mi riempie gli occhi ed il cuore.




Ed è proprio l'infrangersi delle onde sulla riva, con quel ritmo infinito, costante, direi ipnotico che mi dà la sensazione di sentirmi bene, quasi che l'onda che giunge sulla battigia, ritraendosi e tornando al mare,  porti via con sè in un grande abbraccio, ogni pensiero gravoso, malinconico.


E contemporaneamente provo un gran senso di leggerezza e libertà.


Un artista intraprendente ha voluto lasciare il suo lavoro in bella vista: un drago sdraiato sulla spiaggia. Ma... quanto resisterà alla forza del vento che lo levigherà pian pianino?

La mattina dopo splendeva un bellissimo sole. La domenica di buon'ora Ostia è semi deserta: qualche sportivo che corre, biciclette in gruppetti sfrecciano, cani portati a spasso lungomare; c'è una gradevole atmosfera di pigrizia momentaneamente messa da parte, a favore di una salutista corsetta improvvisata.    Dalla finestra della cucina di casa mia si vede quel piccolo ritaglio di mare occhieggiare tra i palazzi in stile Liberty e poi spicca bene il pontile dove ero il giorno prima.                           


Torno sulla spiaggia, per una passeggiata. Il sole mi accarezza piacevolmente, scaldandomi ed è una vera goduria per lo spirito sedersi sulla riva umida e guardare il riflesso dei raggi sulla distesa dell'acqua, fino all'orizzonte.


E questo calore del mare d'Ottobre lo riporto con me. In treno, verso casa, fino alle dolci colline marchigiane.


Ma sto molto bene anche nella mia bella casa in collina, seppur molto lontana da Roma e dal mio mare.  I colori ambrati dell'autunno sono magnifici ed attenuano la nostalgia, semmai dovesse riafforare.

L'ornello e la vegetazione nei paraggi sono fiammeggianti.

                                                    Ancora una rosa di velluto, nel mio giardino



Un dono dalla mia amica Maria, Ottobre ricamato per me.
                                                        
Un saluto     Susanna