sabato 29 novembre 2014

Gaudio per gli occhi e ... non solo

Finalmente riesco a riportarvi le forti emozioni che mi ha dato la splendida mostra "Da Guercino a Caravaggio", vista a Roma lo scorso fine settimana, presso Palazzo Barberini. 
Che dire? Un vero godimento per gli occhi e per l'anima.

  

Si rimane rapiti ed estasiati di fronte a tanta bellezza e mi ha colpito soprattutto poter ammirare questi capolavori così da vicino, vivendo una situazione di piacevolissima solitudine davanti alle opere: un rapporto unico e diretto che definirei privilegiato. Avevamo prenotato online la visita e praticamente in serata non c'era quasi nessuno, è stata una sorta di colloquio intimo con quei gioielli. Meraviglioso davvero, vi invito caldamente a goderne se potete, perchè...non si può rimanere insensibili al cospetto di tutto ciò.



Venere, Marte e Amore - Guercino

Madonna del Passero - Guercino

E' stato proprio un pomeriggio speciale, come non accadeva da tanto, in compagnia del mio fratellone e di mio nipote, a spasso per una Roma smagliante,  già in odore di Natale e vestita di luci fantastiche. Purtroppo le foto scattate con il cellulare rimarranno nella memoria del telefono, infatti sono giorni che litigo con il programma Zune che non mi consente più di trasferirle sul pc. E allora vittima di questa congiura, non mi  rimane che mostrarvi poche foto prese fugacemente con la piccola Nikon, amica di sempre.

La cena poi, nel ristorante cinese nei pressi del Quirinale: una vera chicca. Si tratta di un locale di quelli "seri", non improvvisati e presso il quale andavamo già 35 anni fa (ma dai, tutto questo tempo?) con il mio adorato padre. Le pietanze non hanno quel sapore omologato per cui mangi una cosa e deduci cosa sia, solo dal nome sul menù, in genere i piatti simili-cinesi hanno tutti quell'odore e gusto di olio fritto e di soia ovunque. Macchè. Qui il pollo con bambù è tenerissimo ed i funghi sono consistenti e gelatinosi, il riso non è di gomma, Il maiale in agrodolce è speciale, la zuppa agropiccante amabilmente densa e non mera brodaglia. Involtini primavera con pasta sfoglia croccante e ripieni di verdure fragranti. Ma il piacere è stato soprattutto tornare in un ambiente familiare con tanti bei ricordi.

Solo 36 ore nella mia bella Roma, ma intense. Il tempo di prendere qualche decorazione per la tavola del prossimo Natale e alcune prelibatezze tipicamente romane che qui nelle Marche non trovo facilmente: le TELLINE e le PUNTARELLE.


Con le prime ho preparato degli SPAGHETTI veramente gustosi, dall'ottimo profumo di mare. Le telline sono state tenute immerse nell'acqua di mare, quindi sciacquate sotto acqua corrente e messe ad aprire in una pentola con uno spicchio d'aglio, un ciuffetto di prezzemolo, un goccio d'olio. Ma solo dopo tre minuti via dal fuoco, altrimenti diventano dure e gommose. Il brodo ottenuto si filtra e si tiene da parte. 
Intanto in una padella capiente si soffrigge aglio tritato con pomodoro a pezzi, io ho usato i pelati in scatola sgocciolati, sale e peperoncino e cottura veloce e breve, spolverata di prezzemolo mentre gli spaghetti cuociono. Ho provato quelli "scanalati" della Voiello, molto buoni. Scolati al dente si tuffano nella padella con il sugo, cui si saranno unite le profumate telline e il loro liquido di cottura. Alcune private delle valve ma è appetitoso anche mangiarle dal guscio.


Le PUNTARELLE invece sono germogli di insalata catalogna che vengono tagliati in strisce lunghe e sottili, messe in acqua molto fredda affinchè si arriccino e poi si gustano crude, condite con un'emulsione di olio, aglio, aceto, pepe nero e filetti di acciughe (o pasta di acciughe) Sicuramente un sapore robusto ma molto gradevole.



Post lunghissimo, è ora di chiuderlo e comunque rimango in tema "Goduria per gli occhi" infatti è appena giunto un pacchetto da Casa Cenina ed oplà: saltano fuori altre gioie per una che ha la passione delle crocette:

tagli di lino sfumati, cotonina fantasia, una lavagnetta magnetica per tenere lo schema del ricamo in corso, qualche ricamino per addobbo natalizio che presumo ormai realizzerò per il Natale 2015 ed altro che non posso anticipare. 

E qui a sinistra il regalo ricevuto da Daniela, cara amica toscana che vive in Francia: forbici preziose ed ornamento natalizio fatto all'uncinetto.
Grazie Dany :)

Buon fine settimana 
                                                                      Susanna



venerdì 14 novembre 2014

Questa settimana...

. . . qualche altra piccola novità.

Innanzitutto una nuova bella scatola di latta, per incrementare la mia bizzarra collezione.
Qui penso di metterci le varie bobine di nastrini e targhette di stoffa personalizzate ma poi deciderò.


Sicuramente andrà nella mia craft room, ancora in fieri ma ci sto lavorando.

E per questa stanza speciale, una cotonina ad hoc che mi ha regalato Cristina: adoro queste morbide stoffe colorate, potrò                                                 realizzarci una tendina o dei cuscini.


Nel frattempo dai vasi intorno casa ed in giardino ho rimosso le piante aromatiche ormai avvizzite, per sostituirle con ciclamini a volontà, di varie grandezze e sfumature di fucsia.


Nei giorni passati ho anche avuto modo di visitare una mostra molto interessante e bella: "Da Giotto a Gentile. Pittura e scultura a Fabriano tra Due e Trecento"   se capitate da queste parti, merita davvero.  

Immagine tratta dal catalogo della mostra
Immagine tratta dal catalogo della mostra

Ma è anche il momento di pensare al Natale. E dunque si prepara qualcosa di ricamato ma non troppo impegnativo, perchè il tempo è sempre tiranno. Una tovaglietta Tessitura Artistica Chierese, con stampa Natale di Joan Elliot  ed una proposta di ricamo disegnata personalmente dall'autore





Per fortuna ho tante amiche che mi coccolano... ecco che la cara Maria ha pensato bene di farmi un dono di compleanno graditissimo anticipando (di poco, ormai) il Natale.

Così ha ricamato per me questo delizioso canovaccio che certamente non userò in cucina, rischiando di macchiarlo ma piuttosto lo immagino bene su un vassoio, per la tavola apparecchiata a festa.

Ancora grazie Maria :)


   


Vi saluto, buon fine settimana a tutti
                                                       Susanna 


venerdì 7 novembre 2014

Me tapina ... via le ragnatele!

Basta. Ho veramente esagerato nel disertare il povero blog, pieno di ragnatele. Quindi vado di ramazza e mi dedico con lena alle pulizie: aggiorno il mio "cantuccio di quiete" in questo autunno inoltrato ma sembra solo  ieri che ho salutato il mio Capitano. 
Invece il tempo è volato, in un soffio. 

La stagione che prediligo in assoluto è già a buon punto e si manifesta con gli splendidi colori ambrati che mi regala ancora il mio giardino in novembre. Le foglie croccanti, i colori fiammeggianti della vegetazione, i frutti della terra dal sapore unico: i funghi, i tartufi, i mandarini, le noci fresche e le dolcissime castagne arrosto.
Mi piace proprio tutto di questo periodo dell'anno tranne...il mio genetliaco (ahi che dolore)
Bene, archiviato anch'esso, passo a mostravi un lavoro del quale sono proprio orgogliosa: la Celtic Christmas - Lavander & Lace che sto ricamando in compagnia di alcune Crocettine: la madrina di questo SAL è Cristina ed è stata proprio lei ad incoraggiarmi ad intraprendere questo elaborato lavoro, ricamandolo su Lino Cashel 11 fili naturale. Cristina ha poi scandito la programmazione delle tappe del progetto ma stiamo procedendo con calma, anche aspettandoci a vicenda in caso di impedimenti o disguidi di qualcuna di noi.
Mi piace infinitamente ricamare questa dama insieme ad alcune mie amiche.


 



Mi sono anche data alla tintura della stoffa con il caffè. Si tratta di un esperimento e devo dire che per essere la prima volta non posso lamentarmi; ho utilizzato i fondi di tante, tante cialde di caffè.


Ho tinto dell' Etamine 28 count Mischia Intima (è in prevalenza cotone con poco lino)

Ma quest'anno che eravamo tutti gongolanti per l'imminente raccolta delle olive e già pregustavamo il profumo ed il sapore dell'olio nuovo... ecco che la maledetta mosca olearia ci ha rovinato la festa. E gli alberelli pieni di olive nere grassocce da lontano, in realtà avevano i frutti completamente danneggiati, come quelle che vedete qui accanto. Praticando l'agricoltura biologica non è stato possibile utilizzare provvedimenti chimici, nè ricorrere in tempo a metodi naturali. Che rabbia. Altro che cavallette bibliche.

L'amarezza sfuma e si attenua presto, alla vista di questi magnifici colori nel mio giardino.




E mi congedo, sperando di cuore di non tornare a scrivere a Natale :)

                                                                     Buonanotte    Susanna