sabato 31 agosto 2013

Regalo di fine agosto

Ed eccolo qui, il bellissimo dono che ho ricevuto dalla mia cara amica Ros e che vi avevo anticipato nel precedente post.


E' un delizioso pannello country di "benvenuto" e come tutti i ricami in questo stile, dal vivo sono di una bellezza incredibile, dovuta proprio alla complessità dei dettagli che al momento della realizzazione fanno...penare non poco, ma poi la resa e l'effetto finali sono strepitosi. 


E' stato cucito su un fantastico tessuto di cotone morbidissimo al tatto e leggermente imbottito ed in alto ci sono dei passanti per appenderlo.
Sono indecisa se farne una tendina a vetro, supportata da una bacchetta d'ottone oppure se lasciarlo come pannello di benvenuto all'ingresso della mia taverna. Lo stile rustico si addice però molto anche alla mia cucina, in questo caso vorrei appenderlo utilizzando un ramo privato della corteccia e levigato, alle cui estremità attaccherei dello spago o corda naturale.                                                                                                                       

Il lavoro è stato eseguito dalla mia amica su un lino finissimo, vintage 32 count, marmorizzato verde.


Oltre a ciò Ros ha aggiunto tre matassine da ricamo sfumate, tinte a mano, che mi piacciono assai.

Bene, vi saluto
in questa fresca ed umida notte di fine agosto. Il cielo è pieno di stelle che brillano ma ormai si comincia ad avvertire l'aria frizzantina e pungente dell'estate che ci lascia.
Vi confesserò che non soffro affatto per questo.  Nel pomeriggio ero spalmata su una sdraio a prendere il sole e con il venticello si stava proprio bene, stasera invece per ammirare il cielo stellato occorre indossare una felpa. 
A meno che... non si abbia questa bella pellicciotta folta della mia gatta Alice. 
La nostra felina vecchiotta che porta superbamente i suoi 14 anni, rincorrendo ancora lucertole in giardino ed acciuffando, ahiloro, topini di campagna, come fosse una giovane gattina.


Buon inizio di settembre a voi che verrete a farmi visita.
                                                                                   Susanna

sabato 24 agosto 2013

Vorrei essere....

...come Mephy, il mio gatto quasi randagio che frequenta la nostra casa per mangiare, dormire, (possibilmente sugli accappatoi messi ad asciugare al sole dopo il bagno e poi per questo da lavare di nuovo) e farsi fare qualche coccola. Lui non conosce veterinario, impossibile infatti convincerlo ad entrare nel trasportino, né bagni profumati: provvede alla toletta in piena autonomia.



qui in versione marinara: è estate anche per lui

Steso sui mattoni refrattari, si riprende
tutto il calore che emanano


Ma pensate che sogno: non avere pensieri se non quello di litigare per accaparrarsi le benevolenze di qualche gatta del circondario con cui amoreggiare... Si è vero, spesso torna a casa malconcio, con i graffi sul naso, i morsi alle zampe e le orecchie a brandelli ma... l'amore è amore, ne vale la pena.


Naso graffiato di fresco da un rivale e orecchie frastagliate, a memoria di battaglie passate

E poi dormire placidamente al sole, rifocillarsi con cibo speciale e soprattutto tanto latte che adora, al bisogno saltare furtivamente su una sedia, complice uno dei miei figli che glielo concede ma io, appena lo scorgo, lo accompagno graziosamente fuori, in giardino.


Ah ma volete mettere uno spirito libero, che non sottostà a regola alcuna? Si bea delle nostre carezze e le richiede  ma è capace di graffiare improvvisamente se lo si tocca in modo non desiderato o magari perché maldestramente si è sfiorato un orecchio ancora dolente per gli esiti di un combattimento.

Non è il primo gatto che la nostra famiglia ha adottato, oltre all'aristocratica Alice dal pelo lungo, che è con noi da ben quattordici anni. Altri micioni infatti si sono avvicendati nel tempo ed ognuno di loro aveva il suo bel carattere guerriero, da zingaro errabondo.

Ecco a volte invidio questo animalesco non avere vincoli, rigide regole cui doversi adattare, non dover soggiacere agli obblighi di un mutuo che non sempre si riesce tranquillamente a pagare, ai rapporti con le banche "amiche", a problemi circa il futuro dei propri figli, alla salute propria e dei cari, a pensieri decisamente troppo umani. 

Come considerare che da pochissimo nel cielo per me brilla un'altra stella, di nome Gervasio. 

Viva la leggerezza dell'esistenza di questo felino, allora.



Ma vi lascio con una dolcezza che solo una mamma attenta, come la mia, può riservarmi. Cioccolato, che mangio di gusto anche in estate e poi nella foggia originale di conchiglie, che mi ricordano il mio amato mare e mia madre sa quanto mi manchi il fragore della risacca e l'odore della salsedine. 
Uhmmm sono proprio buoni, speciali, ottimi.  
Questi al gattone su citato, davvero non interesserebbero.

Un ippocampo, conchiglie varie, stelle marine: tutte di cioccolato!

E presto vi mostrerò un bellissimo dono ricamato ricevuto da una cara amica.
Buon proseguimento di questa estate che personalmente mi garba sempre meno, perché mi ha riservato nuove non proprio gradite.
                                                                         Susanna
                                                                                 

sabato 10 agosto 2013

Una notte speciale

E si, proprio così. Perchè possono esserci le nubi, come sarà probabilmente questa sera, oppure le stelle brilleranno nitide e scintillanti nel buio più profondo ma... la notte di San Lorenzo è sempre stata per me una notte speciale. 
E' inevitabile tornare bambina e ricordare mio padre vicino, che mi insegnava i vari nomi delle costellazioni e mi indicava come orientarmi in quel cielo immenso ed infinito, con il suo parlare pacato e l'immancabile sigaretta accesa tra le dita, un piccolo punto rosso nel buio della notte stellata.

In queste notti passate ho visto già lacrime di stelle solcare il cielo, in una scia di fuoco. Il tempo brevissimo e il famoso desiderio da esprimere nell'arco di una frazione di secondo. 
Io ci ho provato, con tutto il cuore ma purtroppo non si è avverato il mio augurio. 
La delusione è stata tanta, ancora mi brucia maledettamente.

Ed eccovi qualche foto in cui ho fissato attimi di questa insopportabile estate, prima troppo a lungo piovosa, ora torrida ed afosa.

Anche il povero Mephy appare avvinto dalla calura insopportabile, completamente abbandonato a se stesso, al punto di non rendersi conto di avere fin troppo vicino la nostra Alice, dalla folta pelliccia lunga e nera, davvero poco consona al clima attuale.



Tra le erbe aromatiche quest'anno ho la novità della Salvia Elegans, dai lunghi fiori rossi e le cui foglie hanno un piacevolissimo sentore di ananas, perciò sono adatte a profumare le macedonie di frutta o gli aperitivi
Mentre il gelsomino dai fiorellini immacolati diffonde un profumo inebriante, persistente e molto gradevole

Altri istanti colti dalla macchina fotografica.   
                                                         Ecco i saluti da Ostia Lido, il mare di Roma

Qui sono nata ed ho vissuto a lungo; rivedere il pontile dalla caratteristica linea pulita ed austera, per me è un vero piacere. Non sono andata al mare, assolutamente no, non mi piace frequentare la spiaggia quando è gremita di bagnanti chiassosi, la preferisco in inverno, decisamente.

E per chiudere in bellezza il post, voglio lasciarvi con una prelibatezza fatta proprio ieri sera, approfittando di splendidi e carnosi fiori di zucca freschi dell'orto.


Ne vado matta e potrei mangiarne... davvero troppi.
Io li faccio così: privo i fiori del pistillo e li apro dopo averli lavati ed asciugati su carta assorbente. 
La pastella la preparo un'oretta prima e la lascio in frigo a riposare. Ormai ho sperimentato il trucco dell'utilizzo di acqua gassata fredda, aggiunta alla farina, un pizzico di sale, un cucchiaio di olio d'oliva e il tuorlo di un uovo (ma si può anche non mettere). In questo modo la pastella sarà croccante e gustosa.

Farcisco i fiori con mozzarella, stavolta ho usato quella di bufala campana e secondo il gusto aggiungo un pezzettino di prosciutto crudo oppure della pasta di acciughe.  Preferisco la crema all'acciuga vera e propria, perché non sopporto le piccole spine del pesce.  Avvolti ben benino i fiori facendo attenzione non fuoriesca il ripieno,  li tuffo nella pastella e poi nell'olio bollente, girandoli una sola volta, scolandoli  ed adagiandoli su carta paglia.


Sono da assaporare bollenti,  una vera gioia per la gola.

Un pensiero particolare devo rivolgerlo a due dei miei figlioli. 
Il cielo è magnifico ovunque, sia sull'aeroporto militare di Latina che nella splendida Tubinga e chissà che almeno i vostri desideri possano avverarsi, in questa magica notte?

Ma questo auspicio è anche per voi tutti che verrete a trovarmi, qui.

Alla prossima
                           Susanna